PLUSDOTAZIONE/GIFTED: Quando il Bisogno Educativo Speciale si trova dalla parte opposta della curva Gaussiana

La sfida di maggior rilievo che la scuola italiana sta tentando di compiere in questo ultimo decennio è quella di giungere alla strutturazione di una modalità di apprendimento sempre più individualizzata e basata sulle peculiarità dell’alunno.

La natura di tale didattica nasce dall’esigenza di incontrare le difficoltà riscontrabili in molti alunni che per diverse condizioni non riescono a raggiungere i medesimi obiettivi posti per i soggetti della loro età. Nonostante vi siano leggi specifiche che tutelino determinate etichette diagnostiche come; la legge 104 del 5 febbraio 1992 per l’assistenza e l’integrazione sociale delle persone con disabilità fisica, psichica e sociale o la legge 170 del 2010, che tutela le persone con segnalazione di Disturbo specifico dell’apprendimento, il contesto didattico presenta realtà ben più eterogenee. E’ infatti possibile identificare una macro categoria più ampia all’interno della quale far confluire tutte le neurodiversità e difficoltà psicologiche o sociali; i Bisogni Educativi Scolastici. Tendenzialmente in ambito clinico e didattico si parla di BES facendo riferimento a tutti i fattori che pongono il soggetto in una condizone di svantaggio rispetto ai suoi compagni; la stessa definizione di BES fornita dall’ICF ne parla come “qualsiasi difficoltà evolutiva di funzionamento permanente o transitoria in ambito educativo o di apprendimento che necessita una educazione individualizzata”. Raramente fra queste difficoltà si considera chi sosta dalla parte opposta della curva gaussiana delle diversità scolastiche: ovvero chi per grandi abilità rappresenta allo stesso modo un Bisogno Educativo Speciale. Infatti è ormai condiviso dalla letteratura scientifica come anche le persone con Alto Potenziale o Gifted, a causa delle loro peculiarità, necessitino di interventi didattici mirati e personalizzati (Gaspari, P, 2017)

Nonostante, come già sottolineato, il costrutto della Plusdotazione sia nota nel panorama scientifico da diversi decenni, sembrano non esistere ancora studi e dati sufficientemente esplicativi rispetto a tale fenomeno. La mancanza di attenzione rispetto al tema sembra essere connessa agli stereotipi legati alla figura dello studente Gifted, primo fra tutti l’idea che la dotazione intellevita risulti di per sè una garanzia di benessere e successo accademico. (Renati e Cerruti., 2012)

 

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